Io, Manu, Paolino l'Alpino, Paolo, Sconta, Lorenza
A pensarci adesso, che pazienza ha avuto Sconta a sopportarci!!!
Eravamo ancora membri ufficiali del Pippon Club, attrezzati in maniera ridicola per i Quattromila...
Non sapevamo nemmeno fare i nodi per legarci in cordata su ghiacciaio...
Ma la voglia, l'entusiasmo e la passione per la montagna erano già saldi e ad altissimi livelli!
L'obiettivo è il secondo Quattromila, niente meno che il Gran Paradiso (m 4.061), per la Via Normale.
Parcheggiamo a Pont Valsavaranche (m 1.960) e prendiamo il bellissimo sentiero che ci porta al Rifugio Vittorio Emanuele (m 2.732).
Dal rifugio si ha una grandiosa veduta sul Ciarforon (m 3.640) e sulla Becca di Monciair (m 3.544). Noi veniamo destinati al vecchio rifugio, distante poche decine di metri dal nuovo: oggi è usato soprattutto come locale invernale e vi ha soggiornato lo stesso Vittorio Emanuele II.
Qui il paziente Sconta tiene una piccola lezioncina sui nodi principali per legarsi in cordata e pronuncia le severe frasi ormai entrate nella leggenda della Cordata Varicocele: "A me interessa solo che camminiate. Se mi sramponate la corda, me la pagate". Grandissimo!!!
E' ancora buio, ma finalmente si parte: noi seguiamo Sconta, naturalmente; le cordate sono composte così:
- Sconta - Manu - Lorenza
- Io - Paolo - Paolino l'Alpino
La salita non presenta difficoltà tecniche particolari, se non le solite tipiche di una salita di alta quota in ambiente glaciale: la quota, per l'appunto, la fatica, i crepacci, il freddo.
La splendida Becca di Moncorvé (m 3.875):
Finalmente, dopo la famosa Schiena d'Asino, un plateau dalla forma caratteristica, passiamo la crepaccia terminale e ci portiamo nei pressi della vetta.
La sommità è rappresentata da una frastagliata cresta rocciosa, di puro granito, spesso ghiacciato: l'incredibile aggrovigliarsi di cordate, una sorta di Babele ove si sente parlare un po' in tutte le lingue, il verglas che puntualmente ricopre le rocce e l'incredibile esposizione (600 m di vuoto verticale ci separano dal Ghiacciaio della Tribolazione!) ci consigliano di non andare fino ad abbracciare la madonnina di vetta, ma di fermarci pochi metri prima, al sicuro.
La discesa è tranquilla, occhio ai crepacci, ma il tempo è bello; alla stanchezza fanno fronte la gioventù e l'entusiasmo!
Ed eccoci riuniti al rifugio, dopo un'altra splendida avventura!!!
Sconta? Ovviamente, è già sceso per conto suo!!! Grandissimo!
2 commenti:
OGNI MATTINA AL VITTORIO EMANUELE, UN ALPINISTA SI ALZA E SA CHE DEVE CAMMINARE. NON IMPORTA SE SEI UN GRANDE ALPINISTA O UN TAPASCIONE, L'IMPORTANTE E' CHE TU CAMMINA...........
NON IMPORTA CHE NON SAPPIATE FARE I NODI, L'IMPORTANTE E' CHE CAMMINIATE! E NON PESTIATE LA CORDA!
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