mercoledì 20 dicembre 2006

FRASI CELEBRI

Edward Whymper, dopo la tremenda sciagura che funestò la discesa nella grande conquista del Cervino:

"Provai gioie troppo grandi per poterle descrivere, e dolori tali che non ho ardito parlarne. Con questi sensi nell'anima io dico: salite i monti, ma ricordate coraggio e vigore nulla contano senza la prudenza; ricordate che la negligenza di un solo istante può distruggere la felicità di una vita. Non fate nulla con fretta, guardate bene ad ogni passo, e fin dal principio pensate quale può essere la fine."





Paul Preuss, che praticava un'arrampicata pura e leale, senza corda e chiodi:

"La misura delle difficoltà che un alpinista può con sicurezza superare in discesa senza l'uso della corda e con l'animo tranquillo, deve rappresentare il limite massimo delle difficoltà che egli può affrontare in salita".






Mauro Corona, arrampicatore-scultore-scrittore:

"Vivere è come scolpire: bisogna togliere, eliminare orpelli!"







Giusto Gervasutti, detto Il Fortissimo:






"Osa, osa sempre e sarai simile a un Dio".










Mauro Corona, arrampicatore-scultore-scrittore:




"La montagna insegna a vivere: questa frase l'ho udita spesso, ma... non è vera. C'è gente che frequenta i monti da una vita e non ha imparato un tubo!

La montagna al massimo regala emozioni a chi è sensibile ed educato".




Walter Bonatti, forse il più grande alpinista di sempre:





"Se ti è nato il gusto di scoprire non potrai che sentire il bisogno di andare più in là. Al Monte Bianco comunque sono sempre ritornato anche dopo tanti anni, e l'ho fatto come si può tornare a un padre per dialogare, con tutto l'affetto e i ricordi che un figlio cerca nei propri genitori."






Giusto Gervasutti, detto Il Fortissimo:
"Nelle vibranti e libere corse sulle rocce tormentate, nei lunghi e muti colloqui con il sole e con il vento, con l'azzurro, nella dolcezza un po' stanca dei delicati tramonti, ritrovavo la serenità e la tranquillità. E l'ebbrezza di quell'ora passata lassù isolato dal mondo, nella gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia..."










Walter Bonatti, forse il più grande alpinista di sempre:




"La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo. Se praticata in un certo modo è una scuola inclubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano. Se io dunque traspongo questi principi nel mondo degli uomimi, mi troverò immediatamente considerato un fesso e comunque verrò punito, perchè non ho dato gomitate ma le ho soltanto ricevute. E' davvero difficile conciliare queste diversità. Da qui l'importanza di fortificare l'animo, di scegliere che cosa si vuole essere. E, una volta scelta una direzione, di essere talmente forti da non soccombere alla tentazione di imboccare l'altra. Naturalmente il prezzo da pagare per rimanere fedele a questo ordine che ci si è dati è altissimo."



Gaston Rébuffat, grandissimo alpinista francese e guida di Chamonix:

"L'alpinista è un uomo che conduce il proprio corpo là dove un giorno i suoi occhi hanno guardato.
E che ritorna."









André Roch, grande alpinista-ingegnere svizzero:


"Anche gli esperti muoiono sotto le valanghe, perchè le valanghe non sanno che sei esperto".







Paolo, membro della gloriosa Cordata Varicocele:

"La gita finisce solo quando si entra in casa".









Alex Lowe, grande alpinista americano:

"Il più grande alpinista è quello che si diverte di più".






Emilio Comici, primo salitore della Nord della Cima Grande di Lavaredo, triestino, tra i più grandi di sempre:


"Ho detto prima che Preuss e Dulfer erano artisti, e lasciatemi aggiungere "artisti grandi".


Qualcuno obietterà, dicendo che per salire sulla roccia non occorre l'arte, ma soltanto il fegato.
No!
Saper ideare la via più logica ed elegante per attingere una vetta disdegnando il versante più comodo e facile, e percorrere questa via in uno sforzo cosciente di tutt i nervi, di tutti i tendini, disperatamente tesi per vincere l'attrazione del vuoto e il risucchio della vertigine, è una vera equalche volta stupenda opera d'arte: vale a dire il prodotto dello spirito e dell'estetica, che scolpito sulla muraglia rocciosa durerà eternamente, finché le Montagne avran vita."



Anonimo:

"Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima: in questo preciso ordine."




Giusto Gervasutti, detto Il Fortissimo, alla vigilia della scalata solitaria del Cervino nel 1936:


"Nel pomeriggio del giorno seguente, ultimata la preparazione del sacco esco per le vie della città per dar aria alla mia eccitazione. Quasi automaticamente salgo al monte dei Cappuccini. Sento il richiamo del vento lontano che rende più trasparente il tramonto, colorando di verde l'orizzonte. Sopra il Gran Paradiso due nuvolette riflettono ancora l'ultimo sole. Sotto di me la città sta accendendo le prime luci. L'idea dell'azione vicina suscita in me strane sensazioni e contrastanti pensieri.
Provo una grande commiserazione per i piccoli uomini, che penano rinchiusi nel recinto sociale che sono riusciti a costruirsi contro il libero cielo e che non sanno e non sentono ciò che io sono e sento in questo momento. Ieri ero come loro, tra qualche giorno ritornerò come loro. Ma oggi, oggi sono un prigioniero che ha ritrovato la sua libertà. Domani sarò un gran signore che comanderà alla vita e alla morte, alle stelle e agli elementi."



Ed Viesturs, grandissimo scalatore americano himalaysta:

"Raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio".









Jovanotti, cantante:


"La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare"

2 commenti:

saviorese ha detto...

se si realizzerà il mio sogno di diventare guida alpina sarà grazie all'ispirazione di maestosa bellezza che mi da lo scenario dei monti e hce hha fatto nascere in me questa passione

Anonimo ha detto...

ciao,
chiedo un piccolo aiuto ad un grande amante della montagna come ho potuto capire sfogliando il tuo blog.
sono giorni che mi arrovello a cercare una citazione o anche solo l'autore di una frase che lessi alcuni mesi fa e il cui senso era + o - questo:"se affronti la montagna x sport o x moda essa si chiuderà nel suo gelido mutismo, ma se ti ci avvicinerai con umiltà allora essa ti farà grande e ti porterà al suo livello"

puoi aiutarmi?

ti ringrazio infinitamente x il tempo concessomi

un fratello minore della montagna
michele