domenica 1 agosto 2004

BREITHORN OCCIDENTALE (m 4.165): via Normale

1 agosto 2004


Io, Livio, Manu e Fox





Il primo Quattromila!!!


Saliamo in giornata, partenza da casa alle 4,00, arrivo a Cervinia e su con la prima funivia (ebbene sì...) fino a Plateau Rosa (m 3.480).


Alle nostre spalle, troneggia Sua Maestà il Cervino (m 4.478)!
Al Rifugio Guide del Cervino (m 3.470), Manu ha la splendida idea di mangiarsi una fettazza di torta con panna e frutti di bosco...
Indossiamo i ramponi per la prima volta nella vita e partiamo alla volta del Breithorn Occidentale (m 4.165).
La via normale non presenta alcuna difficoltà tecnica: prima si risalgono i pendii che costeggiano le celebri piste da sci, fino al Colle del Breithorn (m 3.800).
Qui sarebbe bene procedere in cordata, in quanto il ghiacciaio può essere crepacciato, ma noi siamo i classici inesperti e proseguiamo slegati.
Ci si porta sotto la parete ovest del Breithorn Occidentale e la si risale, lentamente poiché si sente l'aria rarefatta e le fatiche si moltiplicano...

Quando la pendenza e la quota iniziano a farsi sentire, il gruppo è a pezzi: Manu stramazza nella neve, in preda a forti mal di testa e conati di vomito; Fox, un po' per solidarietà, un po' perchè anche lui a pezzi, si ferma con lui: è penosa la scena dei due disperati coricati sul ghiacciaio a pochi metri dal vomito!!!
Anche Livio è rimasto indietro...
La giornata è splendida, così come la temperatura.
Io avrò tanti difetti, ma la mia qualità migliore, in montagna (e quindi in assoluto!) è l'adattamento all'alta quota.
Decido di continuare a salire: voglio la vetta e mi sento benissimo!
Incrocio cordate patetiche e tragicomiche, soprattutto una composta da una quarantina di giapponesi rumorosi, legati l'uno ad una spanna dall'altro!

Poi, finalmente, non c'è più niente da salire: un vento forte e freddo mi accoglie sulla vetta del mio primo Quattromila!

Un ragazzo inglese mi scatta qualche foto:

Me ne sto seduto sulla cima ad ammirare l'incredibile panorama: dico, da 4.165 m in una giornata tersa da paura!

All'improvviso, mi par di sentire un saluto, un po' sofferente: "Ciao Dani!".

Faccio mente locale... Cazzo, ma è Livio!

Dopo la crisi, ha stretto i denti e ha proseguito fino in vetta!

Mi confesserà poi che da enorme sprone è stata la vista dei giapponesi in fila: "se salgono loro, devo farcela anch'io!". Grande!

Poi, la discesa: ritroviamo i due "cadaveri" (Manu e Fox) addormentati senza dignità su una sdraio al Plateau Rosa, a bordo pista. Dopo gli sfottò ed i racconti del caso, torniamo giù, con gli occhi incollati al Cervino, ovviamente... Per me, è un arrivederci!

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