sabato 19 febbraio 2005

VISO MOZZO (m 3.019): via Normale invernale

Sabato 19 febbraio 2005



Io e Paolino l'Alpino



Pochi giorni dopo il nostro precedente tentativo, naufragato nel vento fortissimo che spazzava l'alta Valle Po, torniamo sul luogo del delitto.
Siamo a ranghi ridotti, solo io e Paolino e le condizioni non è che siano molto migliori... anzi...
Nuvole e nebbia, freddo nella norma, ma buone condizioni del manto nevoso.
La vista del Viso Mozzo (m 3.019) dai pressi del Lago Chiaretto è piuttosto lugubre e repulsiva, sembra la Nord dell'Eiger; lo stesso vale per la Est del Monviso (m 3.841):
Oggi siamo molto determinati e bene attrezzati, con racchette da neve e ramponi per i tratti più impegnativi e ripidi.
Arriviamo alla sella da cui si scende per il Lago Grande di Viso (m 2.640) ed il Rifugio Quintino Sella e deviamo a sinistra, imboccando i lunghi pendii che pare non si sappia dove conducono, a causa della nebbia...
Saliamo su ottima neve, in completa solitudine, come piace a me:

Saliamo e ad un certo puno diviene indispensabile togliere le racchette e calzare i ramponi, per superare un tratto ripido con neve compatta.
Alle nostre spalle, il Visolotto (m 3.348) ci osserva:
Finalmente le nostre fatiche giungono a compimento, ecco apparire nella nebbia la croce di vetta:
Foto più o meno idiote:
Ovviamente siamo solo noi in giro...
Dopo aver sgranocchiato qualcosa, ci rimettiamo in marcia e scendiamo, facendo molta attenzione al terreno a tratti insidioso che ci attende:
Il morale è alto, finalmente abbiamo raggiunto la cima anche in condizioni invernali:
La pietraia sulla morena compresa tra il Mozzo ed il Viso:
Ormai siamo fuori, lungo la stradina che conduce agli impianti possiamo rilassarci:

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