sabato 8 marzo 2008

Monte COUDREY (m 1.298): Pa' Raumer e i Suoi Pargoli


Sabato 8 marzo 2008



Io e Paolino l'Apino


Freddo, clima uggioso...
Io e Paolino partiamo alle 8,00; in attesa di capire le intenzioni del tempo, facciamo un salto in un centro commerciale, dove prendiamo qualche fettuccia, poi chiamo la ragazza che gestisce il negozio sotto il Paretone di Machaby: non piove, anche se il tempo non è una meraviglia...

Andiamo!
Ad un orario degno dei peggiori falesisti, approcciamo la via Pà Raumer e i Suoi Pargoli (5b D+ 300 m), di Tito Sacchet e soci.
Parcheggiamo ad Albard e saliamo all'attacco in circa 20 minuti:

Il meteo è nuvoloso, fa freddino, ma è già tanto che non piova; ci leghiamo e parto io per la prima lunghezza (4b): è una placca ottima come riscaldamento, lavorata:


Paolino mi raggiunge e parte per il secondo tiro (3b), molto facile:


Il terzo tiro è ancora più facile, una placca di trasferimento; poi ci caliamo lungo un cavo ed andiamo ad attaccare la seconda parte della via, che corre lungo una parete vicina.

Il quarto tiro (5b) parte lungo una spaccatura verticale, che affrontiamo aiutandoci con un ramo che sembra messo apposta per dare un appoggio...


Sopra la spaccatura, parte un'esaltante fessura da percorrere in dulfer, fino ad un terrazzino di sosta.
Il quinto tiro (5b) tocca a me: la fessura prosegue, salendo in leggero obliquo a destra, una dulfer spettacolare, lunga quasi due tiri, omogenea e continua; faticosa, ma veramente fantastica!


Eccomi all'uscita dalla fessura, cui segue una placca più facile ed appoggiata:



La sesta lunghezza (4b) propone subito un bel diedro, da cui si esce a destra in placca, poi una serie di salti più facili, fino ad una sosta su albero:

Dalla cengia si innalza la parete, dove corre il settimo tiro (4c): la placca è dapprima appoggiata, poi si raddrizza e diventa verticale, appigliata ma con chiodatura lunga, fino ad un buon punto di sosta, da cui recupero Paolino:

Alzandoci di quota, aumenta il vento, decisamente freddo...

L'ottava ed ultima lunghezza (4a) è salita da Paolino, con le mani gelate: peccato, perchè è molto divertente ed aerea, ma il freddo rovina un po' il piacere della scalata.


Da qui, ci caliamo con due doppie, fino alla cengia di partenza del settimo tiro, da cui scendiamo per tracce di sentiero; giungiamo alla macchina praticamente insieme all'oscurità:

sabato 1 marzo 2008

Monte BRACCO (m 1.308): L'Ariete + Capricorno + Sara di Sera


Sabato 1 marzo 2008


Io, Manu, Paolo e Paolino l'Alpino

E' tornato PsicoPaolo!
La giornata parte uggiosa, ma presto vien fuori un sole incredibile ed arrampicheremo quasi tutto il giorno in maglietta.
Destinazione Monte Bracco (m 1.308).
Due cordate: io e Paolino l'Alpino, Manu e Paolo.
Noi cominciamo con una via tranquilla, di riscaldamento: L'Ariete (4+), che io avevo già salito tempo addietro...
Ci leghiamo e parto io per il primo tiro (4+):



Arrivo in catena, dopo aver ripreso un po' di confidenza con lo gneiss levigato del Bracco, e recupero Paolino.



La parete sopra di noi:


Intanto Paolo, assicurato da Manu, sale Capricorno (5), una via adiacente alla nostra; non arrampica da un bel po' e, ovviamente, arranca un pochino... Noi, ovviamente, ce la ridiamo, anche se da lì a breve avremo poco da ridere...


Infatti, Paolino parte per il secondo tiro, che dovrebbe essere 4, ma trova difficoltà ben superiori...
Infatti, scopriremo poi che ha deviato su Spigolao Meravigliao (5+)...
Non avendo con noi la relazione, decidiamo di scendere e di fare il punto della situazione.
Leggiamo la guida e capiamo dove sbagliavamo; per non ripetere il tiro, raggiungiamo la sosta precedente salendo a nostra volta la via Capricorno (5):


Sale Paolino:


Lo raggiungo e parto per il secondo tiro de L'Ariete (4):


Il tiro è vario e divertente: placca, traverso, dulfer e comoda sosta, bella solida:


Paolino mi raggiunge:

La terza lunghezza (4) è facile, salvo un tettino da superare sulla sinistra:

Salgo la quarta lunghezza (4), facile e rilassante, poi ci caliamo.
Manu sale un paio di vie di sesto grado, Paolino prova Leone (5+), assicurato da me.
Poi, salgo la prima lunghezza di Sara di Sera (5), che trovo molto impegnativo, di per sè e anche a causa del dolore ai piedi dopo una giornata in placca...


Intanto anche Manu e Paolo terminano la loro via: torniamo a valle, nel recinto sociale di gervasuttiana memoria...